Su Ammesso.it, un breve riassunto di quello che è stato il test di Medicina del 2020!
Come di certo già saprete, ogni anno il test di Medicina vede la partecipazione di numerosissimi e agguerritissimi candidati, pronti a dare il massimo per conquistare un posto utile nella graduatoria.
Nel 2020, gravemente segnato dalla pandemia che ha costretto a rivedere la logistica e le modalità di svolgimento del test, sono stati 66.638 gli aspiranti camici bianchi che si sono battuti a colpi di crocette per i 13.702 posti disponibili negli Atenei della nostra Penisola.
Circa duemila in meno rispetto all’anno precedente, a fronte però di un aumento dei posti disponibili si è passati, infatti, da 11.568 ad appunto 13.702.
Forse questa lieve flessione del numero di candidati iscritti al test di Medicina del 2020, che è sempre stata in crescita soprattutto negli ultimi anni, è stata anche in parte legata al “problema Covid” che probabilmente ha condizionato le scelte di molti, i quali forse hanno preferito migrare verso altri lidi piuttosto che imbarcarsi in quest'avventura.
Tuttavia, in ogni caso solo un candidato su cinque è riuscito nell’intento di realizzare il proprio sogno di passare il test e frequentare quindi una delle Facoltà più ambite e impegnative.
Nell’anno appena passato, proprio a causa della pandemia che ha condizionato (e purtroppo condiziona tuttora) le nostre vite, c’è stato un piccolo cambiamento nella modalità di svolgimento del test di Medicina 2020.
Infatti, mentre negli anni precedenti i candidati svolgevano il test nella sede che, in fase di iscrizione, avevano indicato come prima scelta (e che quindi avrebbero frequentato nel caso in cui fossero risultati tra gli ammessi già in prima battuta o in seguito agli scorrimenti della graduatoria), lo scorso anno le norme anti-contagio hanno fatto sì che gli aspiranti medici e odontoiatri partecipassero al test nella sede più vicina al luogo della loro residenza, indipendentemente dall’ordine delle preferenze espresso durante l’iscrizione, ma di cui ovviamente si è tenuto debitamente conto nella compilazione della graduatoria nazionale e nei successivi scorrimenti.
Il tutto, ovviamente, è stato deciso dal Ministero dell’Università e della Ricerca, il famoso MIUR, per scongiurare rischi di contagio legati allo spostamento tra Regioni.
Durante lo svolgimento della prova e anche per tutto il lasso di tempo in cui i candidati si trovavano nei locali dell’Ateneo o nelle altre strutture adibite a sede del test, l’uso della mascherina e il distanziamento sociale erano assolutamente obbligatori, al fine di evitare eccessivi e potenzialmente molto pericolosi assembramenti.
Per questo motivo, quindi, alcuni Atenei si sono avvalsi di strutture quali fiere o palasport, per consentire a tutti i candidati di effettuare il test nelle migliori condizioni di sicurezza possibili.
È il caso, ad esempio, dell’Università di Torino che ha deciso di avvalersi del complesso fieristico del “Lingotto” per accogliere i quasi tremila studenti che si erano iscritti al test di Medicina 2020 in quella sede.
Oltre a tutto ciò, a ciascun candidato veniva richiesto di fornire un’autocertificazione che testimoniasse lo stato di salute.
E ora veniamo a noi!
Come ogni anno, anche lo scorso 1 settembre, giorno prescelto per lo svolgimento del test di Medicina del 2020, all’ingresso degli studenti nelle varie sedi la commissione ha provveduto a verificare l’identità di ciascun candidato.
A tal proposito, ricordatevi assolutamente di portare con voi:
Dopo aver espletato le pratiche burocratiche, a ciascun aspirante medico è stato consegnato un plico.
All’interno di questo plico si trovavano:
Così come era avvenuto già nel 2019, anno in cui si è avuta una sorta di “rivoluzione” nella composizione e distribuzione delle domande tra le varie materie, anche il test di Medicina 2020 prevedeva 60 domande, per rispondere alle quali i candidati avevano a disposizione 100 minuti.
I quesiti erano così suddivisi:
Gli argomenti oggetto di domanda sono stati, come sempre, tra i più disparati, al fine di valutare al meglio le conoscenze di base possedute dai candidati al test di Medicina del 2020.
Si è spaziato dalle domande di letteratura, con la domanda “Chi ha scritto Il signore degli anelli?” (John Ronald Reuel Tolkien, nel caso non lo sapeste) o con le celeberrime leggi della robotica dello scrittore di fantascienza sovietico Isaac Asimov, a domande di attualità.
Non poteva ovviamente mancare, infine, una domanda inerente al Coronavirus con una citazione della SARS: un’epidemia causata da un virus appartenente appunto alla stessa famiglia dell’ormai fin troppo tristemente famoso SARS-COV2 e che aveva interessato prevalentemente la Cina nel 2002.
Secondo molti, la difficoltà del test di Medicina 2020 è stata sostanzialmente sovrapponibile a quella dell’anno precedente.
Tuttavia, stando alle opinioni dei candidati e alle notizie circolate sul web, nelle primissime ore dopo lo svolgimento della prova, le domande di logica sarebbero risultate un po’ più complesse rispetto al test del 2019.
Nulla comunque di impossibile, se si arrivava al test con una buona preparazione alle spalle.
Vi invitiamo a dare un’occhiata all’apposita sezione di Ammesso.it, da cui potrete anche accedere all’applicazione e che vi permetterà di esercitarvi e arrivare più che pronti al prossimo test!
Ogni risposta esatta comportava un aumento di 1.5 punti sul punteggio totale, una mancata risposta non attribuiva alcun punteggio, mentre una risposta errata portava a una decurtazione di 0.4 punti sul totale.
Quindi, un piccolo consiglio per il prossimo test di Medicina: se foste indecisi su una risposta, per voi forse potrebbe essere più conveniente non darla!
Questo perché, nel caso in cui la risposta fosse sbagliata, il vostro punteggio ne risentirebbe.
E, credeteci, 0.4 punti possono fare una grande differenza nella graduatoria finale perché in questo apparentemente piccolissimo gap potrebbero inserirsi addirittura migliaia di altri candidati.
Come sempre, trascorsi i 100 minuti concessi per rispondere alle domande del test di medicina, anche gli aspiranti camici bianchi iscritti all'edizione del 2020 - dopo aver accuratamente riposto il loro modulo anagrafico e quello contenente le risposte, così come indicato dalla commissione - hanno lasciato l’aula e sono rimasti in attesa della pubblicazione della graduatoria da parte del Ministero.
In realtà, nello stesso pomeriggio del giorno dello svolgimento del test di Medicina, il Ministero ha come sempre reso noti i quesiti e le relative soluzioni. Infatti, qui potrete trovare le domande dello scorso anno, se volete provare a rispondere per esercitarvi.
I candidati che sono stati in grado di ricordare le risposte che avevano segnato sul modulo (anche voi, quando sarà il vostro momento, molto probabilmente non avrete difficoltà a farlo), hanno potuto farsi un’idea sul punteggio totale, il pomeriggio stesso del test di Medicina del 2020.
Tuttavia, i partecipanti al test non potevano avere la certezza matematica del loro punteggio fino a quando il Ministero non ha reso visibili l’elaborato e il punteggio di ciascun candidato sulla propria pagina personale.
In questo frangente, tuttavia, non era comunque possibile conoscere il punteggio degli altri candidati.
Proprio per questo, quindi, qualche decina di giorni dopo il test di Medicina del 2020 il MIUR ha pubblicato una prima graduatoria anonima, con l’elenco dei punteggi in ordine decrescente (dal più bravo al meno bravo, insomma).
Se i partecipanti ricordavano il codice alfanumerico stampato sull’etichetta che era stato loro assegnata il giorno del test, era possibile conoscere la relativa posizione nella graduatoria generale, sebbene comunque non fosse possibile sapere le preferenze espresse da ciascun candidato.
Per quello, infatti, è stato necessario attendere la pubblicazione della graduatoria nominativa, con la quale poi sono iniziate le assegnazioni e le prenotazioni nei vari Atenei (per capire come funziona la graduatoria, date un’occhiata
Come ogni anno anche nel test di Medicina 2020 le polemiche non si sono fatte attendere.
Già ben prima dell’inizio della prova, molti erano stati i dissensi in relazione alla cifra richiesta da alcuni Atenei per l’iscrizione e quindi la partecipazione al test di medicina, che in alcuni casi ha sfiorato i 100 euro, minando quindi le basi del diritto allo studio.
E contestazioni si sono avute anche per la mancanza di una prova suppletiva per quei candidati che non hanno potuto partecipare al test perché si trovavano in quarantena causa Covid. Questa decisione, condivisibile o meno, ha sicuramente precluso la partecipazione al test a diversi aspiranti medici.
E poi, durante lo svolgimento della prova, le associazioni studentesche per il diritto allo studio si sono dimostrate agguerrite come sempre, manifestando nelle strade e nelle piazze il loro dissenso in relazione al numero chiuso, che impedisce l’accesso a molti studenti vogliosi e volenterosi di intraprendere la carriera medica.
E non sono mancate le polemiche dopo il test, ovviamente.
Si è parlato, per il test di medicina 2020 di domande rese note prima del tempo oppure di quesiti ambigui o poco attinenti a quella che dovrebbe essere la reale preparazione di un futuro medico, ma anche di plichi aperti!
Insomma, nonostante la pandemia, la cornice che circonda questo appuntamento importantissimo per decine di migliaia di ragazzi è stata sempre la stessa.
E vedremo cosa ci riserverà il test 2021…
Una studentessa (ormai laureanda) in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi di Milano. È una fervente sostenitrice del “mens sana in corpore sano” e quindi, quando non è impegnata nello studio o nelle attività in clinica, si dedica pienamente allo sport (anche se non disdegna le uscite con gli amici, ovviamente!)